Una volta giunti alla Basilica maggiore, ci troviamo di fronte al famoso piazzale chiamato Quadrante, famoso per la croce di legno sulla roccia posta vicino al muretto di pietra, da cui è possibile ammirare uno splendido panorama.
In effetti, la bellissima e calda giornata autunnale durante la quale è avvenuta la nostra gita ci permette di ammirare il più incantevole di tutti gli scenari, ossia i colori meravigliosi del Casentino nel mese di ottobre.
Un’altra cosa che rende famoso questo piazzale è la presenza del pozzo della foresteria, risalente al XVI secolo e oggi in disuso. Accanto al pozzo, è infatti presente un piccolo ambiente che un tempo serviva da foresteria, e in cui oggi si possono ammirare delle mostre temporanee.
Il Quadrante si chiama così per la presenza della meridiana in pietra alla base del campanile della basilica, e visibile solo se si presta molta attenzione, in quanto i segni del tempo l’hanno quasi cancellata. L’altra meridiana accanto, in marmo, è maggiormente individuabile.
La basilica presenta inoltre un piccolo loggiato (nella foto sottostante), sotto al quale, sul lato sinistro della chiesa (o destro dello spettatore), si trova un’opera di grande bellezza e notorietà: la famosa statua in bronzo del “Crocifisso che abbraccia san Francesco”, dono di papa Leone XIII al santuario, scolpito dal già Vincenzo Rosignoli, lo stesso autore della statua di “San Francesco con un fanciullo” (per vedere quest’ultima statua, vai alla pagina su IL BOSCO DI SAN FRANCESCO).
E dopo aver ammirato l’esterno, procediamo la nostra visita all’interno della basilica della Verna, dedicata all’ Assunta. Questa chiesa venne costruita negli anni dal 1348 al 1509, consacrata poi nel 1568. L’altar maggiore, con la statua della Madonna e quella di sant’Antonio da Padova, accanto, è quanto di più bello e suggestivo ci possa essere.
Procediamo con la visita formando un anello, partendo cioè dal lato destro e finendo a sinistra. Numerose sono le cappelle che incontriamo, tutte con le opere più belle e affascinanti di Andrea della Robbia. La prima opera che troviamo sulla destra è la splendida “Madonna del Rifugio” in terracotta invetriata, opera del maestro.
Proseguendo sullo stesso lato, si trova la Cappella delle Reliquie, dove sono conservati alcuni oggetti appartenuti a san Francesco, come il suo saio, le corde che usava per flagellarsi e alcuni resti del suo sangue.
Nella stessa cappella, è inoltre presente il monumento funebre a san Pontiano.